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      Soppresso il convento, la sala fu convertita in deposito di artiglieria, e la pittura diventò bersaglio dei soldati francesi per esercitarsi al tiro! Che di peggio avriano potuto fare i Croati? Miravano principalmente al capo del nostro Redentore, a preferenza degli altri. Lady Morgan, nel suo viaggio in Italia, smentisce questo fatto, assicurando avere ella cercato indarno traccia di simile profanazione: però poco oltre afferma, una porta essere stata praticata fra le gambe del Salvatore; ed ecco come andò la cosa. E' bisognava trasportare pei chiostri dalla cucina al refettorio la vivanda ai frati, e nel trasporto freddava. Per riparare a tanto disordine in pieno Capitolo venne maturamente deliberato si aprisse una porta, che metteva il refettorio in comunicazione con la cucina, la quale si trovava per l'appunto dietro la pittura di Lionardo. In questa guisa la Cena di Cristo venne guasta per amore del Desinare dei frati. - LADY MORGAN, L'Italia, T. I. p. 134.
      (63) Costume antico degli ospiti, i quali al termine della festa o del convito donavano loro veste e pallafreno, e talvolta ancora danari; e riponevano in loro facultà restare, o andare; e questa era gentile formula di complimento.
      (64) Domiziano invitò a cena i principali senatori e cavalieri di Roma, e gli accolse dentro una sala per le pareti, al soffitto, e sul pavimento parata tutta di nero. Nella sala sorgevano colonne funerarie, chiamate cippi, col nome impresso di ogni convitato, e sorreggenti fiaccole funerarie.


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Beatrice Cènci
Storia del secolo XVI
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Vannucchi Pisa
1854 pagine 814

   





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