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      Gervasii Cantorber. citata dal THIERRY). I Normanni dal trattare la piccozza in fuori, non sembra che sapessero fare guari altro; molto meno poi calcolare: onde per potere strigare le faccende presto, e bene, immaginarono una cassa divisa a scompartimenti, appunto uguale alla cassa che adoperano gli stampatori per riporvi i caratteri; e quivi dentro misuravano il danaro, come il grano, con lo staio. Di qui il tesoro inglese assunse, e conserva il nome di scacchiere. (THIERRY, Opus. cit. tom. I, p. 400 a 418). - Dai Normanni a Pascal e a Babbage, inventori della macchina pei calcoli, è mestieri convenire che la differenza è grande.
      (73) "I poveri li vedano, e se ne rallegrino".
      (74) "Qui è Cristo mio Signore".
      (75) "Risorse, e non è qui". - Evang. S. Mathaei, Cap. 28.
      (76) PETRARCA, Sonetti.
      (77) Gli abbracciamenti, i baci, e i colpi lietiTace la casta Musa, e vergognosa.
      TASSONI, Secchia Rapita. C. VI.
      (78) PLINIO, Stor. Nat. lib. 16. cap. 4.
      (79) Nel secolo XVI era fra il popolo più familiare l'Ariosto che il Tasso. Montaigne nel suo Viaggio in Italia racconta avere udito, passando per le strade maestre, i contadini nei campi, che cantavano l'Orlando Furioso. Il partito clericale adoperò il Tasso contro lo Ariosto come l'acqua benedetta contro il diavolo; s'ingegnò parimente contro il Dante, e per un tempo vi giunse; nebbia che copre la montagna per un giorno, e passa. Vedi Lettere del Bettinelli, gesuita, contro Dante.
      (80) Mémoires de MARTIN DU BELLAY, l. 2. f. 86. cit. da MONTAIGNE.


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Beatrice Cènci
Storia del secolo XVI
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Vannucchi Pisa
1854 pagine 814

   





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