... di cui un giorno bisognerà rendere conto al Re dei re, davanti al quale sutterfugi, e cavilli non valgono, conoscendo le inclinazioni, i disegni, e i pensieri segreti degli uomini... tanti dolori, ed accidenti strani da tanti mesi mi assalgono, che sono diventato un supplizio a me stesso; onde io prego Dio, che dalla terra mi chiami al cielo usandomi quella misericordia che io ed i miei non usammo a tanti popoli, che ce ne richiedevano..." E venendo più particolarmente allo scopo di questa nota, odasi come cotesto sciagurato re continui: "Dopo avere aspirato a farmi imperatore del Nuovo Mondo, a conquistare Italia, domare i Paesi Bassi, farmi eleggere Re d'Irlanda, vincere Inghilterra con la più grande armata che mai siasi veduta, alla formazione della quale consacrai dieci anni di tempo, ed oltre a venti milioni di ducati, e Francia con le corruttele, mi trovo ad avere consumato trentadue anni di vita, più di seicento milioni di ducati in ispese straordinarie; cagionato la morte di venti milioni di uomini, spopolato provincie più vaste di quelle ch'io possiedo in Europa... di tutti i disegni, rovine, e fatiche appena ho acquistato il piccolo regno del Portogallo. Irlanda mi sfuggì per la indole salvatica dei suoi abitanti, le spiagge ardue, la dimora trista; Inghilterra, per fortuna di mare; Francia, per leggerezza francese; Lamagna, per astio dei miei parenti... Il tutto per volontà di Dio!!..."
Filippo II moriva divorato dai pidocchi. Possano i tiranni, e i tormentatori dei Popoli non fare mai miglior fine della sua: e possano i loro disegni non riuscire mai ad esito meno tristi di quelli di costui!
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Beatrice Cènci
Storia del secolo XVI
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Vannucchi Pisa 1854
pagine 814 |
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