Veruno animale è più schifo del giudice amovibile allo stipendio del tiranno. Ricorda la storia che nei tempi antichi, durante il processo di Giovanna di Arco, al cimiterio di Santo Ovanio il carnefice assisteva al giudizio per esser pronto a giustiziarla appena condannata! MICHELET, Storia di Francia, t. V. p. 163 - Ai tempi nostri un re mandava ai suoi giudici sentenziassero presto, perchè prima di sera voleva fucilare i prevenuti.
(159) Nerone si ricordò di Epirari ritenuta per indizio di Procolo; e non credendo che una donna reggesse al dolore, ne comandò ogni strazio. Nè verga, nè fuoco, nè ira di martorianti del non sapere sgarare una femmina, la fecero confessare, e vinse il primo dì. Portata il seguente ai tormenti medesimi in seggiola, non potendosi reggere sopra le membra lacerate, si trasse di seno una fascia, l'annodò alla seggiola, incalappiò la gola stringendola col peso del proprio corpo, e trassene quel poco fiato che vi era. Esempio memorevole, che una femmina libertina volesse salvare gli strani, e quasi non conosciuti, quando gl'ingenui uomini senatori, e cavalieri scuoprivano i più cari senza tormenti. TACITO, Annali, t. XV. volgarizzamento del Davanzati.
(160) Nel testo originale: Mirate, di grazia, dove l'anno. [Nota per l'edizione elettronica Manuzio]
(161) Il supplizio di Mezenzio era legare un vivo con un morto, e così
lasciarlo finchè ancora egli si morisse.
Quid memorem infanda caedes; quid facta tyranniEffera? Di capiti ipsius, generique reservent.
Mortua quin etiam jungebat corpora vivis
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Beatrice Cènci
Storia del secolo XVI
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Vannucchi Pisa 1854
pagine 814 |
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