Poi fatto gigante come il Nettuno di Virgilio, che col - Quos ego(22) - comprime i venti imperversati, egli domina col cenno, e regna sull'anima onnipotente tiranno.
Ma l'anima e il cuore ov'era accaduta quella fiera battaglia, ne portavano impresse le tracce che Dio solo può cancellare, versandovi sopra la misericordia dell'obblio.
Nè io già volli difendere la Caterina: - no; - ma soltanto riferire il motivo pel quale non le avrei gettato la prima pietra, e nè la seconda.
La persona dalla maschera di velluto nero fu sopra alla Caterina con brama di falco: la contemplò fissa, ed immobile; poi cava ad un tratto un largo pugnale, e la feriva, se Margutte non l'avesse tenuta dicendo:
No, - diamole spazio per riconciliarsi con Dio.
- E posta una mano sopra la spalla di Caterina, la scosse leggermente, continuando: "Fate la pace con Dio, perchè i momenti della vostra vita sono contati..."
Balzò in piedi Caterina, fregandosi gli occhi, aprendoli, e richiudendoli con mirabile celerità, temendo di allucinazione; ma Giomo con voce orribilmente pacata replicava:
Avete sentito? - vi avanzano a vivere cinque minuti...
Finiamo!
la maschera nera prorompeva smaniando, e divincolandosi fra le mani di Margutte: "finiamo! - Allo inferno!"
No; - le dia tempo a recitare l'atto di contrizione. - Se a lei riesce andare in paradiso, Vossignoria si assicura di non incontrarla nell'altro mondo.
Ma, e perchè volete uccidermi, signori? Io non vi conosco...
Conosciamo voi...
Signori, se volete le mie masserizie, le mie gioie, tutto quanto è in casa, prendetelo, non ne farò querela, non ne darò parte al Bargello, ve lo giuro per la morte del nostro Redentore.
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Scritti
di Francesco Domenico Guerrazzi
Le Monnier Firenze 1847
pagine 469 |
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