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      Era solita la duchessa di mandare la domenica mattina et altri giorni festivi in camera del suo marito, per una sua damigella, entro un bacile d'argento i collari et i manichini con altre cose simili, che egli costumava di mutare e rinnuovare in quei giorni; ma in quello, che fu il primo gennaio, solenne tra i cristiani, per celebrarsi la memoria della circoncisione del nostro Signore Gesù Cristo, e per essere secondo il rito di santa Chiesa romana primo dell'anno, fu il presente molto diverso; perchè la signora duchessa, presa la testa della povera Caterina, che, così morta, conservava gran parte di quella bellezza ch'era stala cagione della sua morte, e postala nel bacile, e copertala con un drappo usato, fu dalla solita damigella (non consapevole di quello che le sue mani portavano) mandata in camera del duca, e posta nel solito luogo. Levatosi egli dal letto, et alzato il drappo per adornarsi de' consueti abbigliamenti, pensi qui ciascuno qual orrore l'arrecasse la novità di quello spettacolo, all'inaspettata e miserabil vista di quell'oggetto tanto da lui teneramente amato! quali fussero le doglianze, l'esclamazioni, i lamenti mandati fino al cielo, e quale in somma il dolore, l'angoscia, e le lagrime che sopra l'amata testa della sua adorata donna egli sparse, il che non è mio pensiero descrivere, potendo molto meglio ciascuno da per se immaginarlo, che niuno con la lingua o con la penna descriverlo. E molto ben consapevole del fine che in quell'azione potesse havere avuto la moglie, acciò ella nol conseguisse, s'alienò talmente dall'amore di quella, che per lungo tempo non volse trovarsi ov'ella fusse; e quando ell'era in Firenze (che di rado è seguito) se n'andava in una delle ville, o a Roma, dove ha la maggior parte de' suoi beni; e quando ell'andava in alcuno de' predetti luoghi, se ne tornava a Firenze; onde è fama, o almeno opinione d'alcuno, che mai dopo tal fatto egli sia stato con essa, o carnalmente seco giaciutosi; nè osta a questa opinione la figliuolanza del duca, poichè i figliuoli che di presente si ritrova gli haveva tutti acquistati avanti la morte della Caterina.


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Scritti
di Francesco Domenico Guerrazzi
Le Monnier Firenze
1847 pagine 469

   





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