Che cosa fare? Gittarsi di un salto all'opposto lato era tardi; quelli che a caso, o per inerzia rimasero fedeli non li avrebbero accolti, o se accolti trattati come servi fuggitivi. Gli Svelti deliberarono mettersi in traccia di un nuovo mondo d'ipocrisia, e con certi metodi di cui avevano appreso il segreto coltivare le contrade scoperte e ricavarne nuove e copiose derrate buone al trono, buone all'interesse, buone alla pietà, buone alla istruzione, e mescolate con qualche prodotto religioso non nato dal vero grano di religione, ma di una cotale veccia religiosa acconcia a farne pane in tempo di carestia, - e così presentarsi ben provvisti al mercato, offrendo alleanza utile ad ambedue. Gli Svelti riuscirono, perchè gl'ipocriti puro sangue, quantunque volessero usare loro il tratto dei formicoloni alle formiche, conoscendo pericolosa la impresa, deliberarono abbracciarli a braccia piene, e baciarli con immenso strepito di labbra, e chiamarli amici e fratelli. Per comune consentimento tolsero per divisa il motto: concordi lumine maior - e il genio dei Tartufi li coperse tutti all'ombra dello immenso suo manto.
Vediamo adesso gli effetti. Quali argomenti adoperarono essi nella istruzione? Intorno alla primaria, non consultati i climi, gli umori e le nature diverse, tolsero di peso sistemi praticati altrove, e li applicarono ai nostri fanciulli. Così Carlo Botta deplora come nelle calate dei Francesi in Italia, alloraquando concessero, per non durare, la facoltà di aggiustarci a nostro senno il freno, gl'Italiani altro non seppero che copiare la costituzione di Francia.
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Scritti
di Francesco Domenico Guerrazzi
Le Monnier Firenze 1847
pagine 469 |
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