Se non fossero stati i capelli bianchi, con manifesto errore cresciuti sul tuo capo destinato a perpetua infanzia, con un paio di ale alle spalle ti avrebbero scambiato con Cupido. La provvidenza ti tenga lontana dal disinganno, o innocentissima creatura, perchè il tuo cuore si romperebbe come una tazza di porcellana da mano inesperta lasciata cadere sul pavimento. La natura ti culli, o adulto bambolo, cantandoti la nanna, e ti asperga incessantemente col liquore dei suoi più narcotici papaveri.
Di quello che sedeva in mezzo più tardi. - Giovi adesso dire di lui che stava dalla parte opposta: un rispettabile uomo, rispettabilissimo uomo in verità. La natura gli era stata generosa dispensatrice di un capo grosso come un cocomero di Pistoia, e per lo soverchio peso non lo poteva tenere levato, nella guisa appunto che ai cocomeri avviene attaccati a gambo sottile. Costui apparteneva alla famiglia dei Narcisi, che di se s'innamorano, e guardandosi dentro allo specchio per tenerezza si baciano, e si fanno plauso, e si dicono: Bravo! - Sentite cosa incredibile e vera: una volta s'immaginò gravido; verso il nono mese si pose in letto, e cominciò a guaire come donna partoriente: - Ohimè, ch'è questo! Quali mostri assalgono la mia povera casa! - fuori di se esclamava suo padre mettendosi la parrucca a traverso. - Uh! uh! piagneva la madre: or come usurpansi le mie parti in famiglia! - e si metteva la cuffia alla rovescia. Susurro dentro, schiamazzo fuori, a trambusto ogni cosa. - Ma poichè il corpo appariva veramente turgido, mandarono per la balia che accorresse con la seggiola: la levatrice fece pressa, ma la sua arte le venne meno; il parto si presentava male; pareva avesse il capo grosso come il padre; chiamarono medico e cerusico, che ristrettisi a consulto deliberarono la operazione cesarea; ma il partoriente non ne volle sapere: allora introdussero con fatica la tanaglia, e il cerusico ne strinse i manichi, il medico strinse a mezza vita il cerusico, la balia il medico, il padre la balia, la madre il padre, e via discorrendo tutti di casa; e tira tira, trassero fuori.
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Scritti
di Francesco Domenico Guerrazzi
Le Monnier Firenze 1847
pagine 469 |
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