Mi circondano le amarezze della morte; salvami, per amore del Dio di Abramo...
Fanciullo incorreggibile, perchè avventurare i tuoi nervi di seta fra questi pettini da lino? - Vieni all'aria aperta.
O Zabulone!
- Dopo aver fatto un ampio lavacro di aria fresca per lo capo e pel seno, io sospirai: "Costui dev'essere Gog e Magog..."
Egli è un uomo.
No, Zabulone; è Belzebuth, Belfegor, e Astarot, tutti in un picchio; - lo spirito degli alti luoghi, la legione che travagliava lo indemoniato fra le sepolture.
Egli è un uomo? Perchè calunnii Satana? Rispetto ai vinti! Lucifero fu scellerato, ma grande ribelle: ardì muovere guerra al trono di Dio, e nella battaglia rimase fulminato; caduto sopra un mare di fuoco, quivi sta chiuso dentro la immensa sua ira; e quando rugge, dall'Etna, dal Vesuvio, dalla Ecla o dal Chirombaco prorompono fiumi di fuoco; e quando muta fianco, il mondo traballa come un ebbro, l'Oceano sparisce, e si sprofondano i regni. Ora ti par egli che un Satana consenta a diventare borsaiolo? - io che lo conosco da molto tempo, mi guarderei bene da fargli questo torto.
Chi hai detto conoscere, Zabulone?
Il Diavolo e il Presidente...
Zabulone appartiene al popolo dei Giudei: - i suoi anni sopra questa terra sono molti, ed io lo venero perchè so che ama il prossimo e teme Dio. Raccontare com'io lo conoscessi sarebbe troppo lunga storia. Corre ormai molto tempo ch'ei mi si dice amico, e mi promesse sovente stringere meco più ampia conoscenza nell'altro mondo; e siccome io credeva dapprima che gli Ebrei tenessero l'anima morta col corpo, - e poi perchè senza battesimo le anime non si salvano, - pensai o mi burlasse, o mi desiderasse capitar male, e volli contradire, ma per gentilezza mi tacqui.
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Scritti
di Francesco Domenico Guerrazzi
Le Monnier Firenze 1847
pagine 469 |
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