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      I conigli rovesciarono le mura di Tarragona, e i topi rosero il simulacro di Giove in Alessandria. Noi mercadanti, noi banchieri, noi contrabbandieri, noi imperatori del metallo coniato, a cui si curvano i re, fanno di cappello gl'imperatori, sorridono i papi, - e ce ne vantiamo; - noi potenza lenta, implacata, implacabile, invincibile, e impalpabile, solleviamo e precipitiamo chi meglio ci torna. - Io era giovane; - e o mi muovesse talento di agitarmi, o di raccogliere tesoro, o secreto odio contro uomo troppo potente e quindi funesto, o insomma pensieri pił alti o pił bassi di questi, io mi ridussi a vivere in Malta. Quanto sa l'inferno immaginare di avaro, di cupido e di audace per adunare tesoro, quivi sembrava da tutti i venti della terra raccolto in generale adunanza. A cotesta orribile assemblea pareva che il Signore avesse indirizzato le parole d'Isaia: - prendetevi un gran rotolo, e scrivetevi sopra in istile di uomo: Egli si affretterą a spogliare, egli si solleciterą a prendere, - (c. 8, v. 18). - Dai suoi fianchi la isola versava migliaia di pescicani in sembianza di corsari a percorrere il Mediterraneo intenti alla preda, frotte di delfini gladiatori studiosi di rompere le reti del blocco continentale come la lingua della balena: scorrevano rivi di oro, di fango e di sangue, e intorno ai rivi si affollava prostesa una moltitudine sitibonda di belve maschi e femmine con sembianze umane.
      Tra queste belve la pił atrocemente feroce che io mi conoscessi era costui... - cotesto tenerissimo Presidente.


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Scritti
di Francesco Domenico Guerrazzi
Le Monnier Firenze
1847 pagine 469

   





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