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      Vinto questo, ecco levarsi altro intoppo, e per questa volta non dependente dalla volontā delle parti. Or come avrebbe il giovane provveduto ai bisogni della futura famiglia? Con la paga di commesso? Incerto troppo e labile assegnamento: nč poterlo mai consentire la madre, educata a dolorosa esperienza; saperlo pur troppo il suo cuore materno com'era dura angoscia avere figliuoli, e rimasta vedova non trovarsi tanto da comprare loro il pane. - "No davvero," la dabbene femmina esclamava; "se la mia figliuola ha da durare povera, č meglio che rimanga ragazza: a che pro mettere al mondo tanti infelici? La giovanezza dello sposo non mi assicura; la morte non patteggia con gli anni; ed anche il mio consorte, buona memoria, mi lasciō da giovane. Nč mi assicurano meglio la sua capacitā e la facilitā dei guadagni: altre e bene altre speranze io ho veduto appassirmi nelle mani! Anche il mio consorte fu nelle cose marinaresche peritissimo, e dei venti chirati della nave possessore di undici; e tutto questo un colpo di garbino irreparabilmente distrusse. D'altronde, ambedue giovani potevano aspettare: lo sposo attendesse a raccogliere danaro, e intanto si differissero le nozze...."
      Quando Canuto, re di Danimarca, alzava il trono sopra la spiaggia, ed ordinava all'Oceano si guardasse bene sollevare la sua marea e attentarsi bagnarlo, davvero era meno stolto di chi si sbraccia a persuadere due amanti che differiscano le nozze. - Ma se tutto č un giorno, un'ora, un istante; - ma se il desiderio infiammato puō spegnersi da un punto all'altro; - ma se pittori e poeti finsero le ali allo amore perchč va via: - e con quale ragione volete voi che aspettino?


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Scritti
di Francesco Domenico Guerrazzi
Le Monnier Firenze
1847 pagine 469

   





Canuto Danimarca Oceano