- Ogni cosa è sacra in questa terra. - Già l'abitava una gente di cui la memoria durerà finchè il mondo abbia spazio da sostenere una creatura sola. - Perchè non potremo emularla? - La Natura non disereda i suoi figli; - l'uomo codardo disperde con le sue mani il tesoro della sapienza e del valore. Ma noi siamo nati alla vita della gloria e della virtù. AMEN.
DISCORSI.
DISCORSO PRIMO.
DEL MODO DI ONORARE GL'ILLUSTRI DEFUNTI.
Se la fortuna fosse stata copiosa dei suoi beni a Socrate, Anito e Melito, invece di farlo condannare a bere la cicuta, sarebbero andati a casa sua per bevergli il vino di Samo(43). - Questa sentenza, comechè dettata da uno ingegno argutissimo del secolo trascorso, a me parve sempre più presto gioconda che vera.
Considerando io, con quella diligenza che per me si è potuto maggiore, lo intendimento universale degli uomini, mi venne fatto conoscere com'essi da ogni superiorità aborriscano, impazienti la sopportino, e ardentissimi la detestino.
Di queste superiorità varie appariscono le maniere. Alcune di loro, siccome non ci possono essere rapite, così neanche noi le possiamo dare; altre, quantunque possano venirci tolte, pure non ci è concesso compartirle; ultime in dignità, come in invidia, paionmi quelle che potendo noi perdere o donare, possono ancora dagli altri venire acquistate. Libere, grandi, divine, e veramente ben nostre le prime; serve, imbecilli, e affatto non nostre le seconde(44).
E tacendo delle altre, le quali, ricercando sottilmente la materia, mi arriverebbe per avventura di riscontrare; le superiorità, o vogliamo dire qualità che cadono meglio nell'odio dell'universale, sono lo intelletto prima, la forza poi, e la venustà e le dovizie.
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Scritti
di Francesco Domenico Guerrazzi
Le Monnier Firenze 1847
pagine 469 |
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Natura Socrate Anito Melito Samo
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