Di questi ingegni sublimi la Italia fu feconda meglio di qualunque altra terra: ai giorni nostri sembra esaurita; ma forse nel segreto del destino rifà le forze per generare qualche altro gigante del pensiero. - Così sia. Nel buio e nel freddo della mezzanotte consoliamoci nella speranza della luce e del calore dell'alba, dacchè la vita delle nazioni non si consuma come la vita dell'uomo, pel quale la gioventù passa irrevocabile, e la esistenza, rotta in minuti, correndo alla morte misura il tempo della sua durata, ma si rinnuova come le stagioni di un anno che non ha mai fine.
Favellando però di decadenza, io ho inteso accennare a decadenza imminente, non presente; poichè pel tempo che corre, vivono ed operano tali ingegni da illustrare qualunque tempo più splendido della italiana letteratura. Vive in Lombardia Manzoni, nobile ingegno, quantunque io non so perchè volontario si taccia. Vive quel caro Grossi, ma la lira mutata in protocollo, spaventa con questo la sua Musa che lo ama tanto, come con la vista del capo della Gorgone. Pellico vive come lampada al mancare dell'alimento; ed altri pur vivono, non incapaci certo, ma per quello che sembra poco vogliosi di fare. Però mi giova credere che l'apparenza m'inganni, e che nella quiete e nella meditazione apparecchiano opere di lunga lena e non foglie di giornale. Niccolini vive, e non solo vive, ma giunto in quella parte della età dove il comune degli uomini raccoglie le vele, scende nuovo Entello nella arena e combatte, e tale ne manda raggi di luce splendidissima, che ci lascia incerti se per noi si deva il suo mattino al suo vespero, o piuttosto questo a quello preferire.
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Scritti
di Francesco Domenico Guerrazzi
Le Monnier Firenze 1847
pagine 469 |
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