I Mori, che parte della Spagna conquistarono, la industria della lana non neglessero affatto, ma il principio vero di questo commercio, che poi salì a tanta altezza presso gli Spagnuoli, vuolsi attribuire a Don Pedro IV. - I maligni che studiano del continuo un pretesto per essere ingrati ai benefattori dell'umanità, lasciarono detto, non essere derivato da animo benigno quanto operava Don Pedro, sibbene dalla necessità di affezionarsi i Castigliani, onde contro i fratelli bastardi di Eleonora loro madre lo difendessero. Noi però che lasciamo a Dio quello ch'è di Dio, la conoscenza del cuore, - e ci restringiamo a lodare gli effetti senza porre mente alla causa, collochiamo il nome di Don Pedro nello scarso numero di quelli che onorano la nostra specie. Il cardinale Ximenes, prevalendosi di alcune vittorie riportate dal re Ferdinando contro i Mori, trasse dall'Affrica quantità grande di Merini, ed ampliò nella sua patria il commercio della lana. Di lì in poi, il lanificio in Ispagna di male in peggio precipitava; sia che dobbiamo incolparne la vicenda consueta delle cose del mondo, o piuttosto l'accidia degli Spagnuoli, fuori di modo accresciuta dalle piastre che annualmente mandava loro Acapulco; nè in oggi sapremmo riportare in quale condizione vi si trovi, perchè nulla c'invita a ricercare le cose di quella infelice contrada. Buone e belle pecore, da tempi che non conservano memoria, ebbero certo gl'Inglesi; ma come quelli che per essere divisi dall'Europa assai lentamente progredirono nella civiltà, per molti secoli si ridussero a mangiarne le carni, ed a vestirne le pelli.
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Scritti
di Francesco Domenico Guerrazzi
Le Monnier Firenze 1847
pagine 469 |
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