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      Ma se il dolore di Niobe cede a quello della Madre di Cristo, supera poi qualsivoglia dolore effigiato da mano o da parola mortale. Paragonate Niobe con Laocoonte, non parlo già del Laooconte di Virgilio, sibbene del Laocoonte di Polidoro, Atenodoro ed Agesandro, perocchè gli scultori vinsero il poeta, e sentirono più magnanimamente di lui. Il Laocoonte degli scultori soffra col coraggio dell'uomo forte, e con la dignità dello innocente oppresso, e non fa punto sembianza di prorompere nelle immoderate strida, che nel poeta suscitarono la similitudine anche più infelice del loro non bene mazzolato:
     
      E di orribili strida il ciel feriva;
      Qual mugghia il loro allor che dagli altariSorge ferito, se del maglio appieno
      Non cade il colpo, ed ei lo sbatte e fugge.
      Eneid. l. II.
     
      Comunque però vinca il Laocoonte scolpito il Laocoonte del poeta, pure, anche il primo del quale ragiono s'ingegna svincolarsi dai nodi dei serpenti, e ai figli che gli stanno accanto, avviluppati nelle medesime spire, ei non bada. Non così Niobe! Oh non così! Ella, sente fischiarsi sul capo la romba dei dardi celesti, e per se non li teme, e non tenta nemmeno sottrarvisi; solo si ricovra in grembo la fanciulletta unica della bella figliuolanza che la rese infelicemente superba, e con estremo conato si sforza salvarla dalla vendetta celeste. Amore di madre non si supera nè si uguaglia, e di questo vadano orgogliose le donne; chè se di altre dignità si mostravano loro i cieli avari, questo solo basta a formare la corona della loro vita, e a farle perdonare di ben molti peccati.


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Scritti
di Francesco Domenico Guerrazzi
Le Monnier Firenze
1847 pagine 469

   





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