E in altra lettera aggiungeva:
Sento con sommo piacere, che voi pensiate come io penso sopra il merito della bellissima Madonna dell'amico Gazzarrini. Certo questo vero artista merita una grande occasione; assai sarebbe necessario pel progresso delle Arti." - Un altro giovane artista mi scriveva intorno al medesimo soggetto in questa sentenza: "Della Madonna del nostro Gazzarrini io vi dirò che mi sembra bellissima, e che, più di ogni altra cosa operata dagli artisti moderni, mi rammenta i tempi felici del cinquecento. - Il magistero, l'arte ch'egli vi ha adoperata, come voi potrete conoscere, sono pressochè immense: il colorito divino e pieno di trasparenza, le ombre leggiere e variate; e voi vi troverete il lungo studio che ha fatto sopra i maestri del colore. Guido, Tiziano, Veronese, Tintoretto ec. ec." - Il Gazzarrini ha studiato questi grandi, e tuttavia studia; e ciò per desiderio di grandezza vero, perocchè gli uomini, appena giunti a certo grado di fama, si rimangano come stanchi; egli poi per la parte del colorito poteva rimanersi dallo studiare, dove volgiamo l'attenzione ai suoi dipinti, e specialmente al ritratto del nostro Granduca; e chi non vede i pregi del colorito in quel quadro, peggio per lui. Eppure nella Madonna ha superato se stesso; e vi si vede una diligenza di pennello da sbalordire, dimodochè se voi v'avvisaste dividere quella pittura in otto e dieci parti, di ogni parte avreste un bel quadro; e questo si chiama sapere. - Uno avanzo di greca scoltura svela la grandezza dell'arte in quei tempi remoti, perchè la bellezza esiste in quel frammento separato, e dà idea della statua intera.
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Scritti
di Francesco Domenico Guerrazzi
Le Monnier Firenze 1847
pagine 469 |
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