Prodi furono entrambi, e spesso la lancia sassone cadde spezzata sotto il costoro acciaro; il petto d'Oscar stava chiuso alla paura, ma il petto d'Oscar conosceva pietà.
L'anima d'Allan si celava sotto una vaga sembianza indegna d'abitare con tanta bellezza; e la sua vendetta si aggravava sopra i nemici atroce quanto il fulmine della tempesta.
Dalle torri lontane di Southannon venne una giovane e leggiadra damigella; giunse la figlia di Glenalvon dall'occhio cilestro recando in dote le terre di Kenneth.
Ed Oscar desiderò la lieta sposa, ed Angus sorrise al suo Oscar, perocchè l'orgoglio feudale del padre fosse lusingato con le nozze della figlia di Glenalvon.
Odi le note piacevoli della cornamusa! Ascolta i tripudii dei canti nuziali; si aprono i labbri a voci gioconde. Il coro di vassalli si sparge con incessante furore.
Vedi le piume colore di sangue de' baroni adunati nelle sale di Alva: ogni giovane vestito del suo mantello cangiante aspetta la chiamata del capitano.
Non per guerra domanda i loro bracci il barone: la cornamusa suona un inno di pace, le genti si affollano agli sponsali di Oscar, nè mai si rimangono i suoni del dolce riposo.
Ma in qual parte Oscar si nasconde? Certo egli indugia troppo. Questo è l'ardente desio del nuovo sposo? Mentre stanno raccolti i cavalieri, e le donne aspettano, non Oscar, non il fratello Allan, compariscono in Alva.
Pur finalmente giunse alla sposa il giovane Allan; e: - "Perchè non viene il mio Oscar?" domandava Angus. - "Non egli è qui?" rispose il giovane; "stamane non percorse meco la foresta.
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Scritti
di Francesco Domenico Guerrazzi
Le Monnier Firenze 1847
pagine 469 |
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