Pagina (374/469)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Figlia del Sole, o Circe, famosa per gl'incantesimi, versa i tuoi veleni sopra l'opera e l'operaio. E tu pure, Chirone, conduci i tuoi Centauri, non pure quelli che si salvarono dalle scosse di Ercole, ma gli altri ancora che perirono combattendo contro di lui, e vieni a rompere tutti questi vasi! Cada inabissata la fornace sotto i vostri colpi, ed i vasai contemplino piangendo l'atroce guasto! Io esulterò della vostra sventura. E se taluno audace troppo si avvisasse chinarsi per guardare più da vicino lo incendio, la fiamma gli abbronzisca il viso, affinchè tutti imparino ad osservare la giustizia.
     
     
     
      SAFFO.
     
      Due opinioni corrono nel comune degli uomini intorno questa inclita poetessa. La prima, che insana per amore di Faone si precipitasse giù nel mare Ionio dalla rupe Leucadia, o scoglio di Santa Maura; l'altra che pochissimi sieno i frammenti delle sue poesie pervenuti fino a noi. - La maraviglia e la pietà del caso valsero ad accreditare il racconto della morte infelice di tanta donna; storici, romanzieri, e poeti la diffusero a gara, e Ugo Foscolo, sotto la fede di poeta, ci assicura che il mare ov'ebbe vita la fanciulla di Faone risuona dei suoi canti:
     
      E mentre il vento spira,
      Si ode pei liti un lamentar di lira.
     
      Ma gli eruditi (rude gente!) con mano spietata distruggono care illusioni, mesti pensieri, fantasie soavi, e divelti tutti questi fiori vaghissimi dai giardini della immaginazione, gli offrono in voto all'altare della Verità. Quindi sappiamo per loro (e avremmo voluto ignorarlo), Saffo avere condotto a marito un mercante di Andros chiamato Cercala; da suo matrimonio esserle nata una figlia; rimasta vedova, avere passato giorni lieti e sereni sacrificando alle Muse; ai tempi di Erodoto conoscersi certi suoi versi dettati contro il proprio fratello Caraxo, per cagione del riscatto della cortigiana Rodope verso l'anno cinquantesimo della età sua; e finalmente, piena di anni, essere morta di morte affatto comune e prosaica.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Scritti
di Francesco Domenico Guerrazzi
Le Monnier Firenze
1847 pagine 469

   





Sole Circe Chirone Centauri Ercole Faone Ionio Leucadia Santa Maura Ugo Foscolo Faone Verità Saffo Andros Cercala Muse Erodoto Caraxo Rodope