Mamma mia, non piangere: le tue lacrime mi hanno bagnato la camicina; i tuoi sospiri non mi lasciano dormire dentro la fossa. - Mamma, chetati, e non mi svegliare.
LA PERLA DI TOLEDO.
CANZONE SPAGNUOLA.
Chi mi dirà se il sole sia più maestoso quando si leva o quando tramonta? Chi mi dirà se il più vago degli alberi sia il mandorlo o l'olivo? - Chi mi dirà chi valga più nella guerra, il Valenzese o l'Andalusiano? Chi mi dirà qual sia la più bella delle femmine?
Ve lo dirò io qual'è la femmina più bella. Ella è Aurora di Vargas, la Perla di Toledo.
Tuzani il Moro ha chiesto lancia e pavese: con la mano diritta tiene la lancia, il pavese pende dal suo collo: sceso nella scuderia esamina diligentemente le sue quaranta cavalle una dopo l'altra, e poi dice: "Beria è la più vigorosa; sopra la sua larga groppa io porterò la Perla di Toledo, o per Allah Cordova non mi vedrà mai più."
Egli parte, cavalca forte, e arriva a Toledo. Un vecchio gli occorre presso Zaratin: - "Vecchio dalla barba bianca, porta questa lettera a Don Guitterez, - a Don Guitterez Saldaña. Se costui è cavaliere, verrà alla fontana di Almami: ad uno di noi dee rimanere la Perla di Toledo."
E il vecchio ha presa la lettera, l'ha presa, e l'ha portata al conte di Saldaña mentre questi giuocava a scacchi con la Perla di Toledo. Il conte ha letto la lettera, ha letto la lettera, e con la mano percosse così forte la tavola che tutti i pezzi degli scacchi saltarono all'aria e si rovesciarono. - Egli si leva, e chiede la lancia e il poderoso cavallo, e la Perla eziandio si leva tremante, perchè conosce il cavaliere apparecchiarsi alla battaglia.
| |
Scritti
di Francesco Domenico Guerrazzi
Le Monnier Firenze 1847
pagine 469 |
|
|
Valenzese Andalusiano Aurora Vargas Perla Toledo Moro Perla Toledo Allah Cordova Toledo Zaratin Don Guitterez Don Guitterez Saldaña Almami Perla Toledo Saldaña Perla Toledo Perla
|