Il caso dispiacque a messer Guglielmo, e pensando con la umiltà il torre via lo scandalo, lo accrebbe; perchè comandò al figliuolo che andasse a casa il padre del ferito, e gli domandasse perdono. Obbedì Lore al padre; nondimeno questo umano atto non addolcì in alcuna parte l'acerbo animo di messer Bertaccio, e fatto prendere Lore dai suoi servitori, per maggior dispregio sopra una mangiatoia gli fece tagliare la mano, dicendogli: Torna a tuo padre e digli che le ferite con il ferro e non colle parole si medicano. La crudeltà di questo fatto dispiacque tanto a messer Guglielmo, che fece pigliare le armi ai suoi per vendicarlo, e messer Bertaccio ancora si armò per difendersi; e non solamente quella famiglia, ma tutta la città di Pistoia si divise.
Niccolò Machiavelli, Istorie Fiorentine, lib. II.
Certo, maraviglia non poca apporterà ai leggitori, il pensiero come per tanti scrittori siasi potuto tanto diversamente narrare un medesimo fatto. Quantunque però li citati sien quelli che viemaggiormente tra loro diversificano, ciò non s'intenda già che altri infiniti, o contemporanei o posteriori all'avvenimento, concordino; chè anzi trovammo esser varii, e negli anni in che accadde, e nel modo della ferita, e nella cagione del nome, e nelle persone eziandio. Simone della Tosa, negli Annali, parla nel 1300 di questa fazione come di cosa già da qualche tempo avvenuta, non pure in Pistoia, ma sì ed anco in Firenze. Paolino di Piero, nella Cronachetta, la rammenta nel 1297 al modo stesso di Simone.
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Scritti
di Francesco Domenico Guerrazzi
Le Monnier Firenze 1847
pagine 469 |
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