DoreSon pago.
BiancaOmai più rade e pallide pel cielo
Fansi le stelle... Intendi?... il sacro bronzoSuona la prece del mattino(122); sembra
Che flebile lamenti su la luceChe sorgerà tra breve a illuminare
Le sventure dell'uomo ed i misfatti.
Donna del Cielo, ah! tu soave inspiraSenso quaggiù; - tu di alcun fiore adorna
Questo calle di spine; - i duri sdegniVedi, e la gente che su questa zolla
Si divora incessante. - Alfin la terraLa inghiotte, e invano; - chè la nuova schiatta
Sorge, e su l'ossa dei padri contende!
Donna del Ciel, fa che la via del ferroOblii la destra, e sol dell'uom si stenda
A impalmare la destra. - Oh! non consentaVoce all'ingiuria il varco, e sol le labbia
Suonino il verbo della pace; - salveFratello.
DoreCosì sia.
BiancaDore, la gioia,
Di Dio sia teco.
DoreO dolce Bianca, - addio.
SCENA III.
DORE.
Travagliata nell'anima si parteSenza conforto. - Oh pace almeno al giusto!
Sul letto della vergine dall'aleScuota l'Agnol di Dio i sogni vaghi
Dei colori dell'iride. - Signore,
Se la misura del tuo sdegno è colma.
S'è ver che i figli den portare il pesoDei paterni misfatti, - ecco io mi t'offro
Vittima espiatoria, - alma per alma, -
Sangue per sangue; - fulmina, ma cessaDalle vendette... e perdona. - Son tristi
I figli tuoi... son crudi... ma infelici;
E tu sei padre alfine... Dio, perdona!
SCENA IV.
GERI, MANENTE, E DETTO.
GeriSenti amasio quadrel di amore è questo(123)?
DoreAhi traditore(124)! E tu se questa è pena
A tradimento.
GeriSon morto!...
ManenteNon senza
Vendetta...
DoreOh quanti siete!
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Scritti
di Francesco Domenico Guerrazzi
Le Monnier Firenze 1847
pagine 469 |
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Cielo Ciel Dio Bianca Agnol Dio
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