.. una infamia infinitaIn casa di Gualfredo Cancellieri...
GualfrediOnta a Gualfredo!
GeriE svellerti dal seno
Paterno il capo diletto di Bianca...
Spietato!...
GualfrediA forza?...
GeriOh! femminil talento
Fievole è cosa, e più che d'ira, degnodi pietà...
GualfrediDunque consentia colei?...
GeriDai ribaldi travolta, con parole
Dolci di pace vinta, ir si lasciavaSemplicetta alle frodi...
GualfrediE tu?
GeriLi colsi
Al varco, - ruppi il nequitoso fatto. -
Di lieve piaga ebbi la mano offesa.
Ma di profonda il core.
GualfrediO scellerata
Figlia! Oh disdoro della casa mia!
L'ora tua estrema è suonata... la genteDirà a un punto il tuo fallo e la tua pena;
E che Gualfredo tra il delitto poseE la tua morte quel tempo che vuolsi
A trarre un ferro, e a trapassare un cuore.
SCENA IV.
UN SERVO, E DETTI.
ServoMessere, un uom,
GualfrediChe vuole?
ServoA grande istanza
Favellarvi...
GualfrediChe rieda a vespro.
ServoEi disse,
La sua bisogna oltre ogni pensier graveNon dare indugio, e dove or non lo udite,
Ei mai più tornerà.
GualfrediLo conoscesti?
ServoIo nol conobbi: a grande studio il volto
Col mantel cela.
GualfrediOr chi fie questo? - venga.
SCENA V.
DORE, E DETTI.
DoreSe Dore Cancellieri...
GualfrediIniquo! muori...
DorePartecipate il retaggio dell'empio:
Un innocente trucidate.
GualfrediIl tuo
Ferro scaldossi per entro le veneDel figlio mio, e se' innocente?
DoreSono:
Alla morte di Dio, lo giuro. - Questo(131)
Mi svelava il misfatto: e per comandoDel padre, solo, senza compagnia,
Con la coscienza che sol mi francheggiaSotto l'usbergo del sentirsi pura
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Scritti
di Francesco Domenico Guerrazzi
Le Monnier Firenze 1847
pagine 469 |
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