Vestì di gioia il volto alla beata,
Compose il capo alla quïete eterna,
E scosse l'ale al sempiterno riso...
I labbri intanto della morta spogliaParea pur sempre dicessero: - pace. -
Spirto beato, dai stellati seggiOve sei santo, a questa terra un guardo
Volgi, e vedrai di quale amore il sangueSi ami dei Cancellieri; - e qual conceda
Pace e perdono il tuo consorte. - Padre...
Pensate che possa giurare invanoL'uomo ai suoi morti?
GeriOr chi fie mai che nieghi
Mastro gentile ai bei concetti amore!
BiancaAmore?
GeriSì, - forse non ama il nostro
Nemico Bianca?
BiancaIo... del Signor l'amico
Amo; - inimico a nullo, io Dore amo;
Nè tale è questo amor che voglia starsiCelato, - e al padre, e a te non pur, ma al mondo
Io vorrei dire l'amo. - Oh a quello amoreGuai! che di farsi manifesto adonta,
O già fatto è delitto, o se ne appressa.
GualfrediE lieti giorni e avventurosi Bianca
Stimi trarre con Dore?
BiancaAvventurosi! -
E chi lieto è quaggiù? - Non è ella provaDi pianto questa vita?
GualfrediE qual conforto
Or ti fie dunque averlo a sposo?
BiancaUn fuoco
Che nudrono le vergini in onoreDi Nostra Donna è l'amor mio, - modesto
Sì, ma immortale: - la ragion non vince,
Eppur sento che dove a sposo Dore
Dio mi consenta, io gli dovrò tai grazie,
Quali di suo più grande beneficio...
Ma poichè la ventura a tal ne mena,
Ecco prostesa in voi m'affido io tutta.
Proferite giudicio: od all'amplessoTornate il fratel vostro, e fie suggello
Il mio nodo di pace; o consentiteCh'io al Ciel mi renda. Oh! non già lieve questo
Sarammi; - ma un pensiero mi conforta:
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Scritti
di Francesco Domenico Guerrazzi
Le Monnier Firenze 1847
pagine 469 |
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Cancellieri Bianca Dore Bianca Dore Nostra Donna Dore Ciel
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