Pagina (412/469)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Un assalire alla impensata i nostriNimici a cacciar valgono, ella è vinta
      Tutta la impresa.
      UbertoIo non comprendo.
      GeriLieve
      Fieti però quando saprai, Fiorenza
      Ordir la trama istessa, non diversaArgomentare Lucca, e a questa volta
      Venir con mille cavalier tedeschiDell'imperio il Vicario: - il modo poi
      Di correr la città non anco è fisso;
      Quando fie tempo lo saprai. - L'impresaQuesta è, - perigli questi: - or vo' che il premio
      Sappi - di patria non dirò, - di amiciMeno, - e non pur della romana soma...
      Motti vani, novelle da contarsiDal querceto alla rupe. - Un più securo
      Consiglio or teco valgami, che al coreTi giunga dritto.
      UbertoEd è?
      GeriLo tuo pro istesso:
      Però che farai tue le ricche spoglieDegli usciti, e i tenèri; e dove prima
      Errante masnadiere alla campagna,
      Or tolto al soldo del Comune avraiStanza e vita secure.
      UbertoOltre il diletto
      Di farvi cosa che vi aggradi, vocePer me non suona sì soave, quanto
      Cangiar fortuna, come quei che traggoDura vita, non certa del dimane,
      Ed appena dell'oggi.
      GeriOr ben precorri
      Il premio tuo con la speranza. - In modoVo' far che ti dirai contento.
      UbertoGeri!...
      Poichè in periglio vita io pongo certa,
      Parmi, securo in ugual modo il premioDovrebbe essere, e certo.
      GeriUberto!... il senno
      Vienti meno? - Ti chiamo nella terra,
      I miei ti affido, e me. - Signor di tutto,
      Securtà chiedi?
      UbertoChe non sia dell'altre
      La mia testa più alta, - amo; - starmiSublime senza scala, - temo; - e soglio
      Senza guatarla attraverso lo raggioVuotar la tazza. M'intendete?
      GeriIntendo.
      Se savio sei, ti guarda.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Scritti
di Francesco Domenico Guerrazzi
Le Monnier Firenze
1847 pagine 469

   





Fiorenza Lucca Vicario Comune