Ora al cospetto.... Quella via men lunga(140)
Percorrerò.
LemmoVerso la piazza io muovo
Del castello; - colà se mia venutaTuo padre assente... a dirmi vieni, o manda;
Nè già ti prego io ratto; - chè qual spinaSia l'incertezza più che dirtela io,
Potrai sentirla tu.
SCENA VII.
LEMMO.
Questa è ben gioia!...
Ma è figlia del travaglio. - Nel doloreSi nasce,... nel dolor si muore,... e l'ora
Tra il nascimento e la morte è un dolore...
S'ei tace, - godi... - in altro modo lietoEsser non puoi quaggiù. - Oh! non è questa
La patria nostra... non è questa... In cielo,
Al cospetto di Dio è vera gioia.
ATTO QUARTO.
Però bestemmio in prima la naturaE la fortuna con chi ne ha potere,
Di farmi sì dolere;
E tocchi a chi si vuol, ch'io non ho cura;
Che tanto è il mio dolore, e la mia rabbia,
Ch'io non posso aver peggio di ch'io m'abbia.
FAZIO DEGLI UBERTI.
SCENA I.
Scena come nel secondo Atto. È giorno.
BIANCA.
Triste un silenzio di morte qui regna.
Qual fora mai cominciamento all'odioSe tal cominci, o amore? - Il padre or come
Trovare io posso? - inoltrarmi non oso.
SCENA II.
GERI, E DETTA.
GeriBianca, che cerchi?
BiancaIl padre.
GeriO Dore?
BiancaIl padre.
Ma fie a me sempre, così piacque al cielo,
Di Dore il volto un gaudio, perchè volto
È d'uom giusto...
GeriDal mio diverso tanto?
BiancaLa lode al buono è vitupero al tristo...
Tal ti se' fatto, che ti giunga amaraDel cugin tuo la lode?
GeriIo! - no... ma il padre,
Dimmi, a che cerchi?
BiancaIl fratel suo mi manda
A chiedergli se fie sua vita salvaNella casa paterna...
GeriOh! ben ne venga
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Scritti
di Francesco Domenico Guerrazzi
Le Monnier Firenze 1847
pagine 469 |
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Dio Atto Dore Dore
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