- Uccidi e vinci. -
Forse tepido il sole al fiore strettoPer gelo tornerà; - forse la scarsa
Scintilla fie che un dì riviva in fiamma. -
Quel che per colpa dei padri perdemmoRacquisteranno con virtude i figli;
Così giova sperare. - Ai miei castelliMi ritrarrò.
GualfrediDove il piacer ti mena
Ti scorti il cielo; e quando mai consiglioMutassi, - come il cor, teco diviso
Sarà l'imperio mio.
LemmoNo, - abbilo tutto,
E l'abbominio....
GeriOra a men triste cose
S'intenda. - Volga fortuna la ruota,
E il villano sua marra. - Or dite, Lemmo,
Berrete voi per la salvezza nostraUna coppa? Fia dessa in che bevea
Lo padre vostro.
LemmoE perchè di sua casa
Non berrà Lemmo alla salvezza? - Oh! vivaMille anni, - viva e gloriosa sempre...
Ma e il mio figlio vi sia...
Geri(142)
Porgi la coppa.
Prendi...(143)
LemmoMa... e Dore?
GeriOr vi sarà...
LemmoGualfredo!
Sovvienti come il padre nostro - (il cieloFaccia pace a quell'anima) i bei fregi
Di questa coppa scorrere godevaA parte a parte, e mostrarne il fin niello:
Quindi additava l'arme(144): - ecco il lione,
Dicea, rampante, ecco la immagin nostra,
Sdegnosi e grandi. - O figli miei, lioniSiatevi sempre, - e non mai volpi.
GeriBevi.
LemmoBevo. - Cortese il ciel vi sia... Ma questo
È sangue!
GeriE t'abbi entro quel sangue il figlio...
LemmoTu... Dore hai morto?... Dio eterno!
GualfrediOh misfatto(145)!
LemmoDov'è il mio figlio, scellerato? il figlio
Rendimi... Ah! tu non lo uccidesti? - CessaDal triste giuoco; - egli feroce è troppo: - Le
mie paterne viscere dirompe; -
Io sopportar noi posso.
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Scritti
di Francesco Domenico Guerrazzi
Le Monnier Firenze 1847
pagine 469 |
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Lemmo Lemmo Dore
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