Vi scorgendo del sangue: - Immaculata -
Ei dirà - e casta ella da me partissi,
Perchè l'hai sozza? Non è più mia figlia.
Scostati dagli altari. - Oza protervoUn fuoco arse celeste, e Core un fuoco
Terreno incese. Una fraterna guerraPugnasti, - una fraterna alma sciogliesti;
E vuoi compagno a' tuoi misfatti Iddio?
Tu non se' degno ch'ei la man ti posiGrave, tremenda sul capo, e ti sperda.
Miserabile! - il fulmine è serbatoA più alti delitti. - Al tuo... gli orrori
Bastano della notte, e lo sognateFantasime crucianti del rimorso,
E la paura del fuoco infinito. -
Ma Dio t'insegue: - oh! qua ti volgi; - vediQuesta bara? sai chi racchiude? - Il tuo
Nepote atrocemente assassinato. -
Tra il santuario e te, frapposto ha Dio
Il tuo delitto.
GualfrediAhi! che innocente io sono.
Lotterin.
Sì, - come Giuda. Se tal sei, t'accosta,
Vieni, e lo giura sul capo del morto...
Ma temi che non scorra dalle pesteNarici il sangue(158) su le labbra; temi
Non venga a ribollir spumoso... temiFino all'inferno non si avvalli il suolo.
GualfrediPadre! non sono io reo...
Lotterin.
Giuralo...
GualfrediIl giuro...
Lotterin.
Tu tremi?
GualfrediSì... ma di pietà...
Lotterin.
Si scopraIl cadavero: or vieni... Oh morte eterna!
Tua figlia!
GualfrediCristo! Lasciami...(159) O diletta!
Lotterin.
Scostati; - è morta!
Tutti
È morta!
GualfrediO Bianca!... o figlia,
Nell'ora del dolor vegliami, o Dio,
Che la morta ragion l'alma non stringaAl fiero passo dei martirii eterni.
ManenteIo non ho vena che non tremi tutta. -
Rendiamci a Lui che volentier perdona;
Geri.
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Scritti
di Francesco Domenico Guerrazzi
Le Monnier Firenze 1847
pagine 469 |
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Core Iddio Dio Dio Giuda Bianca Dio
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