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      Memorie economico-statistiche sulle Maremme Toscane. Firenze 1810
      (8) Parini, Educazione.
      (9) Non posso astenermi (che mi parrebbe ingratitudine) di confessare come parecchie frasi di questo periodo sieno reminiscenze di un Canto di Francesco Pacchiani; Francesco Pacchiani, natura privilegiatissima che Dio si compiacque ornare dei tesori della più alta intelligenza. In lui era materia da mostrarsi al mondo in un punto Dante e Galileo, e il Pacchiani durante tutta la vita si affaticò a disperdere i doni di Dio. I tempi e i costumi lo guastarono; provò la sventura, ma tardi, e come conseguenza di vita scomposta, non già come persecuzione di animo gagliardo o d'intelletto svegliato. Poco ci avanza di lui, e tra le altre cose il Canto in cui leggiamo le seguenti terzine:
     
      Come aureo industre verme esce di spoglia,
      Lucida spoglia ov'ei si fece alato,
      Dell'infinito valicò la soglia.
      Dalle candide penne ventilatoSpirò dal cinto d'Iri il ciel di Flora
      D'ambrosia e d'armonia senso beato.
      Pe i medicei laureti udissi alloraUscir dalle famose arpe commosse
      Il suon che gl'immortali anco innamora;
      E dall'onda dei numeri percosseChe destò il ventilar dell'ala bianca,
      Detter mie corde, che la man non mosse,
      Il suono che dal tempo i nomi affranca,
      E l'inno che raccolsi nella menteIncominciai come persona franca.
      (10) Veronica Cybo nacque nel 1611. - Vedi Viani, Memorie di casa Cybo.
      (11) Osteria a quei tempi in via dei Pilastri. Vedi Cicalata di Bastiano de' Rossi. Prose fiorentine, p. 3, v. 2.
      (12) L'arte della Seta.


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Scritti
di Francesco Domenico Guerrazzi
Le Monnier Firenze
1847 pagine 469

   





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