- Goethe non immaginò altro che il motivo delle nozze mancate, e di Goethe poi è la poesia della Canzone. - Ecco il passo di Flegone.
(Manca il principio.)
.... Se n'entra per le porte nell'albergo, ed al lume di una lampada che ivi ardeva, vide la donna assisa presso Macate; nè potendo più a lungo rattenersi per la maraviglia del veduto fantasma, corre alla madre, e gridando ad alta voce: o Carito! o Demostrato! disse loro di alzarsi e venir seco lei a vedere la figlia; poichè dessa erale viva apparsa, e per volontà di qualche Nume trovavasi coll'ospite nell'albergo. Carito al primo udire una sì strana novella, cadde svenuta per la grandezza dell'annunzio e pel tumulto della nutrice; ma poco stante, rammentando la figlia, si diede in sul piangere, e per ultimo rampognando la vecchia nutrice, comandò che da lei tosto qual pazza si dipartisse: ma quella all'incontro accusandola e dicendole francamente sè non essere altrimenti fuori di senno, ma bensì essa per pigrizia ricusare di vedere la propria figliuola; Carito alla fine, parte pressata dalla nutrice, parte con animo di riconoscere il fatto, a stento si recò alla porta dell'ospizio; ma però tardi, essendo trascorso molto tempo nell'aspettare un secondo nunzio, quando quelli s'erano già posti a dormire. Ora la madre fattasi ad osservare, avvisossi di riconoscere le vesti ed i lineamenti del volto; ma non potendo per verun modo a quell'ora investigare la verità, pensò di dovere acquietarsi, sperando che levandosi di buon mattino, avrebbe colta la figlia, o se avesse tardato, potuto avrebbe sapere ogni cosa da Macate, perciocchè egli certamente non mentirebbe ove fosse sopra un tanto affare interrogato; laonde tacita si ritirò. Appena surto il mattino, o fosse volontà divina, o effetto del caso, avvenne che colei si partisse.
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Scritti
di Francesco Domenico Guerrazzi
Le Monnier Firenze 1847
pagine 469 |
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