Sta bene; ma prima di andarmene, eccellenza, capisce che sarebbe di dovere mi saldasse il salario.
Non vo' malinconie: - oggi mi duole il capo - ne parleremo la settimana entrante....
E mi chiuse furiosamente la porta sul viso. Sicchè non potendo ottenere meglio, mi rassegnava ad andarmene; quando ecco con pari furia torna quel tristo ad aprire la imposta, e, fatto capolino, e' mi dice spedito:
Bene inteso però, che da oggi in poi non vi corre più paga.
E da capo giù la porta a scavezzacollo, e tira catorci, e metti bracciòli, come se si accostassero i turchi. Quinci me ne andai difilato nelle stanze di don Luca, e lo trovai secondo il solito intorno ai fornelli col soffietto in mano: mi udì senza guardarmi in volto, e cessare la sua bisogna; ma terminato ch'ebbi di parlare, mi battè sopra la spalla, e con sembiante umano mi disse:
Orazio, hai paura, eh? Non temere, io... qui... no, tu in casa non incontrerai niente di male..... fede di galantuomo..... anzi ho bisogno di te..... non te ne andare....
Eccellenza, gli risposi, avendo avuto congedo da sua eccellenza don Marcantonio....
Se don Marcantonio non ti vuole, starai con me; io ti voglio far del bene, e non voglio che tu te ne vada, hai inteso? Rammentati che ho le braccia lunghe, ed uscendo di qui mio malgrado, vattene difilato a prendere a pigione una fossa al camposanto: hai inteso?
Eccellenza sì.
In questo modo rimasi.
Nella stessa notte sento raspare alla porta della mia camera.
Chi è là? - domando un cotal poco spaventato.
Zitto.
| |
Luca Marcantonio Marcantonio
|