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      Dunque, a quanto la dozzina le messe?
      Le cose di Dio non si comprano, nè si vendono: ma per elemosina della messa potreste assegnare mezzo ducato.
      Le dodici messe?
      Misericordia! O che limosina sarebbe allora cotesta vostra? Intendasi per ogni singola messa...
      Signore! E allora a morire si va proprio in rovina. - Sentite, reverendo, io non posso spendere assolutamente tanta moneta; - e poi ci è chi me le dice a meno: - se mi fate prezzo più grato io vi do la preferenza.
      Questo non è possibile...
      Come non è possibile? Il Priore di san Simone me ne ha chiesto quarantaquattro baiocchi per messa; - e poi, sentiamo un po' quante messe contate che mi abbisognino per andare in paradiso....?
      Innanzi tratto, eccellenza, messe sole non bastano per ottenere la eterna salvezza: in vita voglionsi opere buone; e se uomo ebbe la sventura di commetterne delle prave, allora fa mestieri una sincera contrizione di aver peccato: dopo la contrizione giovano i suffragi, ma quanti ne occorrano non può determinarsi; questo dipende dalla infinita misericordia di Dio.
      Ma allora quel tristo del Priore di san Simone mi ha ingannato quando mi accertava, che con sei dozzine di messe ed un mortorio egli lo reputava affare fatto! Anzi, avendolo supplicato che rifacesse i conti per vedere se qualcheduna poteva risparmiarsi, egli mi aveva promesso di ripensarci sopra, e darmene risposta. Ora, a sentir voi, con quattro dozzine si potrebbe sbrigare la faccenda, ed anche avanzarne...
      Potrebbe...
      Ma io non vo' che ne avanzi; ho sentito sempre predicare contro il lusso, ed ha ad essere un grosso peccato anche in paradiso.


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La vendetta paterna - Lettere inedite - Predica del venerdì santo
di Francesco Domenico Guerrazzi
Perino Editore Roma
1888 pagine 162

   





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