.. per farla co' chiodi a capocchia di ottone voglionci giusti trentaquattro ducati, e coi chiodi di argento quarantadue...
Misericordia! Oh che rovina! oh che rovina, ch'egli è morire!... Maestro Gioacchino, la raccolta...
Che dice, eccellenza?...
Abbassatevi.....accostatevi.....mi manca la voce: la raccolta è andata male questo anno, e non posso fare così grossa spesa.... poi ho aborrito sempre queste vanità.... e dovete sapere, maestro Gioacchino, che offendono Dio: - una cassa alla liscia, intendete, e adoprerete certi usciali vecchi, che ho giù in cantina; un po' tarlati, è vero, ma per quello che devono servire ne avanza... sono anche un po' spaccati, ma con lo stucco rimedierete ogni cosa: col legno di mio... una cassa liscia.... quanto vi ho a dare?
Allora mi darà - affare andante... due ducati.
Col legno di mio?
Eh! il legno non fa differenza, la è bagattella.
Come bagattella? Non avete detto pocanzi, che il legno costava un occhio?... bugiardo... bindolo... andate via.
Don Marcantonio, non ci guastiamo su l'ultimo: ho avuto l'onore di servirla sempre in vita, e intendo servirla anche adesso in punto di morte... col legno di suo vada per un ducato e mezzo.
Un ducato... e ne avanza...
Orsù, come vuole; darà da bere agli uomini...
Ci è l'acqua paola... Io non posso accompagnarvi in cantina: frugatemi qui sotto il capezzale, prendete il mazzo di chiavi grosso... bene... quello... mostratemi le chiavi, non quella lì... quell'altra accanto è la chiave della cantina: badiamo di lasciare stare l'altra roba; quando entrerete e quando uscirete tenetevi davanti agli occhi il comandamento di Dio: non rubare: ricordatevi, che questo comandamento è uscito proprio da lui sul monte Sinai, e bisogna crederci.
| |
Gioacchino Gioacchino Dio Marcantonio Dio Sinai
|