Se l'amica avrà cuore di mettere nel suo Album la pagina scritta, non mi dorrà di avere sprecato il tempo in queste baggianate. A un patto solo è sopportabile l'Album, ed è, che contenga quello, che io dico. E, quando sia così, non solo non fu grave, ma avrò caro contribuirvi. - Mi scriva, mi parli di lei, della mamma, del babbo, della sorella, di tutti, e di tutto. Ha letto la Beatrice? Morta o viva, è suo destino capitare in mano dei carnefici, e degli sbirri, e di Valentino Turco. Ch'effetto le ha fatto? Che ne dicono? Crucifige, plagas. La scotta, e la dicono eretica; ma non è così, frusta, e smaschera cotesti formicoloni del diavolo. O che credevano, che mi volessi ingoiare l'ergastolo come un sorbetto? Hanno finito essi: ora incomincio io. Una volta per uno, ed io non mi rimarrò finchè non gli abbia schiacciati come scorpioni. Addio.
AffezionatissimoD. GUERRAZZI.
A Ferdinando Bertelli
Bastia 17 Set. 1854
Caro Amico
Lasci dire, che alla fine si quieteranno. L'accusa di avverso alla religione è ignoranza, o ribalderia. Pochi, io credo, sentono la religione come me; certo non religione di Preti, tutto altro, bensì la religione di Gesù Cristo Salvatore; tentano confondere il personaggio del Cenci coll'Autore; il Cenci fu iniquo due volte il doppio di quello, che dico io; degna la morte alla infame sua vita; e mi pare, che veruno al mondo poteva esporlo alla esecrazione pubblica come ho fatto io; e Beatrice, ch'è protagonista del libro, e donna Lucrezia, e Bernardino, e Virgilio santissimi tutti perchè non li contano?
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