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      Un giorno di febbre, accompagnata di delirio, agiterà il mondo: questo non credono, a questo non pensano; se tu lo predichi, ti ridono in viso, si sa; è decretato, nessuno si ricrede dalla sua infamia. - Cotesto paese, veduto da lontano, fa figura di decrepito cascato in melensaggine; - melensaggine bizzosa, cattiva, ma melensaggine da vecchi decrepiti. - Così piacerebbe sempre a cui piace; ma altro è popolo, altro è governo, e la distinzione quest'altra volta sarà detta in guisa che non sarà più dimenticata. Ma noi altro non possiamo che contemplare e compatire tutti, amici come nemici, però che, quando la mano di Dio percuoterà, non vi saranno amici nè nemici, bensì unicamente sventurati. - Che fa la signora Teresa, che la sorella, che il babbo? Non temano; bravi; la paura è mezza malattia; io traversai due cholera senza pensare a ripararmi, e sì che furono fieri, ma fieri davvero! - State sani, amateci, ed abbiate grati i saluti miei, dei nepoti, e della famiglia.
     
      Bastia, 30 ottobre 1855.
     
      Aff. Am.
      F. D. GUERRAZZI.
     
     
     
      A Ferdinando Bertelli.
     
     
      Bastia, 29 9mbre 1855.
     
      Cariss.o Amico
     
      Sempre care mi arrivano le notizie sue, e di casa: vorrei fossero migliori quella della Ersilia, e penso, che la risanerebbe, qualora per parecchio tempo stèsse lontana dalla città su le rive del mare, o su l'alto di una montagna, mutando affatto genere di vita: bisogna pensarci.
      Qua il cholera procede con molta severità, ci ha portato via parecchi conoscenti, e le donne in casa stanno di mala voglia; ma ormai partirci è dannoso quanto il rimanere; e bisogna far muso duro alla fortuna; sarà quello che sarà, e poi io mi governo un po' a uso Turco: era destinato!


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La vendetta paterna - Lettere inedite - Predica del venerdì santo
di Francesco Domenico Guerrazzi
Perino Editore Roma
1888 pagine 162

   





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