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      Così sembra fautore della Unità, e dell'Annessione al Piemonte, mentre professò sempre massime autonomiste, e zelatrici della dinastia. Tanto vero questo, che il Ricasoli nel febbraio proponeva andare in palazzo a proporre a Leopoldo II la renunzia in prò di Ferdinando IV. E' mi paiono ladri, che avendo rubato la pisside, pretendono passare per sacerdoti. La non può tirare innanzi un pezzo; arriverà il bargello, e dirà loro: la pisside nel ciborio, e voi altri birbe in galera. - Se togli questi punti nuovi per loro, vecchi per noi: in che vuol ella, sia benedetto, che ci troviamo d'accordo? Quello che hanno fatto fecero tardi con la corda al collo. Essi amano la libertà quanto io e lei Pio IX.
      Rispetto a A. e T. mi occorre correggere una sua assertiva assai avventata. A. non mi scrive più, nè io gli scrivo; nè sono uomo da movermi da ciarle senza fondamento; e sperava, che la mi dovesse conoscere. Quanto a T. egli non mi consiglia, nè mi riferisce: lo aiuto, e fa quello che nella sua professione gli ordino.
      Ripeto, ho scritto un po' vivo perchè ho creduto di non scrivere a lei, e perchè nel suo foglio trovo giudizi, ed opinioni che non mi si affanno; ed ora basta. Se potremo rivederci a casa, bene, se no, basta che ci rivediamo in paradiso.
      Intanto mi scriva un po' lei, o mi faccia scrivere dalla Ersilia; e con un abbraccio di cuore, pregandola dei miei saluti in casa, mi confermo
     
      Suo aff.o am.
      F. D. G.
     
      P. S. Credo bene avvisarla di una cosa perchè c'intendiamo meglio. Io non cerco, nè cercherò mai deputazioni.


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La vendetta paterna - Lettere inedite - Predica del venerdì santo
di Francesco Domenico Guerrazzi
Perino Editore Roma
1888 pagine 162

   





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