Egli volle rendere gli uomini degni della benedizione di Dio; egli venne a bandire la legge dello amore, a confermarla cogli esempi, a suggellarla col sangue.
A conseguire il magnanimo intento nel mostrarsi sotto umano sembiante prima di tutto egli scelse umili natali, e apparve figlio del popolo, gli uomini lo conobbero allevato dal falegname Giuseppe, e dicesi che sua madre Maria con operose industrie s'ingegnasse. Così egli insegnava il disprezzo delle superbe fortune che sono fregi anche del vile, chiariva come qualunque accolga in sè anima immortale possa conseguire nobili destini, palesa riporre principalmente la speranza di rigenerazione nel popolo come quello che possiede maggiore copia di affetti, ed è più facile a lasciarsi infiammare dal divino entusiamo, e più esperto nei mali, di lieve si commuove di compassione alle sventure altrui. O figli del popolo, quanto è gloria potere dire a colui che vanta chiarezza di lignaggio, e abbondanza di averi: la mia nobiltà comincia in me - in te finisce la tua. E Cristo non iscelse tra i potenti della terra i suoi seguaci, ma li tolse dalle viscere del popolo e con uno sguardo li vinse, con una parola gli accese, li trasse dalla rete, per convertirli in pescatori di uomini. I soli figli del popolo si sentono capaci di morire pei maestri, per gli amici e per la patria, imperciocchè cosiffatti sagrifici non si paghino che con moneta di cuore, e questa moneta di cuore trova soltanto il suo corso fra il popolo. Maestri suoi furono la meditazione, e la volontà. Io sento quotidianamente molti del popolo sconfortarsi con manifesto errore di salire in fama di sapienti solo perchè di libri difettarono o dei maestri.
| |
Dio Giuseppe Maria Cristo
|