Cura molesta di povertà non turbi l'anima vostra. Salomone in tutta la sua gloria non comparisce vestito come il giglio bellissimo della valle. Amatevi, cambiate liberali tra voi i doni della natura, e avrete copia di beni terreni. Chi serba il grano nel granaio non accumula nel regno dei cieli; chiunque terrà avaramente il vino nel celliere non sarà dissetato dalle fontane del paradiso. Battete e vi sarà aperto, finchè voi stessi apriate le porte ai bisognosi. Cristo povero ciba le moltitudini; certo cotesto fu prodigio, ma cotesto miracolo può essere rinnovato quotidianamente dagli uomini quante volte si sentano da mutuo amore infiammati. Allora non camminerà più brancolando il cieco, nè lo storpio arrancherà con affanno avvegnachè lo storpio sarà l'occhio del cieco, il cieco il piede dello zoppo. Figli di un medesimo Padre che regna nei cieli. fratelli tutti nella nostra parentela divina, maledetto colui che contrista uno spirito immortale, maledetto l'uomo che tiene il piede sul collo dell'uomo che piange, maledetto anche il fiacco che altro non sa che gemere sopra le sue catene, e non ardisce romperle, e convertirle in brandi per rivendicarsi in libertà. Se Spartaco servo pagano, quantunque la voce di Cristo a lui non gridasse nel cuore, ebbe siffatto ardimento, ora come potrà e dovrà essere emulato dal Cristiano consapevole avere Dio apparecchiato nei cieli i seggi più gloriosi ai magnanimi che per la Patria combatterono, e per la salute di lei fortemente perirono?
Cristo insegna il perdono delle offese che dai nostri fratelli ne vengono arrecate, e ne forma fondamento principalissimo della sua legge divina.
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