Che amabile sia la gloria ai magnanimi, bene sta, e confesserò vero del pari che di questi in ogni tempo fu scarso il numero: tuttavolta, per grazia di Dio, vedova affatto di anime gentili non andò mai la Italia, nè manco adesso in cui ella passa la più rea stagione che l'abbia da remotissimo tempo assiderata, in grazia del mondezzaio dal 1859 in poi venuto a galla; al quale non s'invidia la infamia fortunata a patto che non tocchi la fama che nasce dalla virtù infelice. Tutto non può pretendersi da tutti; chi pone diletto nei beni della materia non può raccogliere anco gli altri dello spirito. Onde io mi cruccio più che non convenga quando vedo un codardo porre la mano sul retaggio dei virtuosi, parmi un furto di cose sacre: ma dove tu consideri sottilmente il caso, nè ingiusto forse troverai nè soverchio che quelli i quali hanno facoltà d'infuturare la vita, finchè durano in terra, o non godano od anco soffrano; però tanto più importa che veruno usurpi loro il guiderdone che la provvidenza gli concesse.
In questa nostra Toscana giusto nell'anno testè ricordato sorse una luce balorda che con clamore grande salutarono alba di giorno di libertà, e non fu nè manco barlume di aurora boreale: nè poteva succedere diversamente, essendochè cotesto moto fosse partorito non da virtù di popolo, bensì da viltà di principe, e se ne presentassero pronubi signori impazienti non già di servaggio, ma di non essere messi a parte della tirannide; uomini sviscerati, secondo il costume(2) dei gatti, non già del padrone, bensì della dispensa del padrone; patrizi proseguiti dalla caterva di minori affamati in agonia di fare roba o di rifarla con la pecunia pubblica, turpe gara di titoli, di ladronaie e di servitù. Per abbindolare la gente, era pure forza comparire in sembianza diversa; nelle leggende fratesche s'impara come il diavolo per tentare santo Antonio pigliasse addirittura la faccia di angiolo; così i nostri scroccatori della rivoluzione si diedero attorno a raccogliere desideri gentili, concetti magnanimi, antiche voglie non appagate mai per pararsene e comparire orrevoli; ordinaronsi statue in onoranza dei grandi infelici e pitture e incisioni; le biblioteche vollero si rifrustassero per rinvenirvi carte dei sapienti, le quali poi rese di pubblica ragione avrieno cresciuto il tesoro della italica gloria.
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