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      Or ecco ricercando quello che apparisce essere vero. Antichissima e nobilissima la famiglia di Francesco Burlamacchi; a suo tempo parlerò della discendenza di lui, la quale fu non meno dell'ascendenza preclara. Comechè di questa famiglia non appaia memoria scritta prima del 1224, e non occorra documento spettante proprio a lei innanzi del 1262 (del quale anno ci avanza una pergamena di Trasmondino di Baldirotto Burlamacchi, dove fra le altre disposizioni testamentarie ordina lo seppellissero nella chiesa di San Romano), tuttavia non è dubbio che da più remota antichità ella derivasse; imperciocchè si ricordi come del 1218 ardesse l'archivio di San Salvatore, in cui gli atti dei notari si custodivano, per la quale cosa chi non fu cauto di provvederne copia per gli archivi della famiglia ne patì danni nel credito e nella roba. Pertanto lo stipite primo della casa Burlamacchi ebbe nome Buglione; il soprannome poi non fu in antico Burlamacchi, sibbene Ansenesi; e donde e perchè cotesto mutamento avvenisse ce lo conta un antico cronista(9). Nel tempo che i Pisani tiranneggiavano Lucca (dacchè le repubbliche dei tempi medii fossero più e peggio dei tiranni oppressore ed oppresse) uno di questi Ansenesi si finse pazzo, sicchè per tale comunemente stimandolo, potè sicuro senza sospetto aggirarsi per la città portando a cintola un coltellaccio di legno ed in mano una zampogna con la quale parlava negli orecchi di quanti incontrava, e se non se ne fidava diceva follie, se all'opposto se ne fidava, gli eccitava a buttarsi giù dal collo il giogo del servaggio, ammonendoli a tenere certe pratiche che poste in opera con arguzia avrebbero loro data vinta la impresa, come di fatto seguì, ed egli allora, mutato il coltellaccio di legno in una buona spada di acciaio, alla testa dei sollevati recatosi in palagio dove stanziava il console di Pisa, senza tante storie lo trucidò. Da indi in poi nol conobbero con altro nome, eccetto quello di Burlamatto, il quale alquanto alterato conservarono i suoi posteri in memoria del caso, dismesso in tutto l'antico cognome degli Ansenesi.


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Vita di Francesco Burlamacchi
di Francesco Domenico Guerrazzi
Casa Editrice Italiana Milano
1868 pagine 355

   





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