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      Questo re adoprò le arti imitate dal Valentino più tardi ma con esito felice: grande lo scopo, la fortuna propizia, le vie praticate, trucissime talvolta, inique sempre: in Francia veruno lo loda, e tutti si avvantaggiano della opera di cotesto re; ipocrisia in contrasto o piuttosto d'accordo con la comodità. A parere nostro vanno errati coloro i quali credono che i casi e gli uomini dei secoli passati abbiansi a giudicare con le norme di giustizia che professiamo adesso noi; arduo del pari è stabilire se la nostra giustizia di oggi sarà giustizia domani; e comunque si pensi, chi ragiona considera i successi in corrispondenza dei tempi e con le qualità di sapere e di sentire degli uomini in mezzo ai quali cotesti eventi compironsi. Non unico Luigi diede mano ai veleni, alle mortali insidie, ai tradimenti; solo fu più avventurato degli altri; continuo allora il gioco col quale invece di una moneta si buttava all'aria una corona esclamando: o morte, o vita: quello che Luigi fece agli altri o emuli o parenti o fratelli, se non lo avesse fatto egli, lo facevano a lui: complice poi e instigatrice di delitti la religione: se, posti da un lato tutti i beni e dall'altro tutti i mali di cui è madre la religione fra i popoli, noi dobbiamo desiderare o no ch'ella cessi, mi asterrò decidere, ma veramente voglionsi addirittura bandire al mondo flagelli di Dio, quelle che come la cattolica nostra insegnano ad aprire un conto corrente con la coscienza dove una partita di bene compensi una partita di male, e bene si reputi la prodigalità ad alimentare l'errore e gli apostoli suoi.


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Vita di Francesco Burlamacchi
di Francesco Domenico Guerrazzi
Casa Editrice Italiana Milano
1868 pagine 355

   





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