Pagina (38/355)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Oltre pertanto quest'odio feroce di beghino, lui moveva con ispinta se non più veemente almeno pari la paura che i luterani sotto pretesto di libertà religiosa gli scalzassero il trono: nè oggimai questo punto rimaneva dubbio, nonostante le proteste e le dichiarazioni in contrario di Lutero e de' suoi, le quali in simili congiunture sempre si fanno, non si credono mai, e tuttavia sempre si rifanno; onde, l'eresie ogni giorno più impigliandosi in Germania, crescea per Carlo la necessità della guerra germanica, se pure non volesse sopportare con pazienza che l'autorità imperiale illanguidisse, e con essa mancasse la suggezione delle provincie dell'Austria: e tuttavia Carlo si trovava travolto nella più acerba guerra che avesse mai assunto con la Francia; nè le lusinghe per continuare mancavano; facile come sempre la prima impressione in cotesto paese, arduo inoltrarsi. San Desiderio ei prese, ma per inganno non per virtù: la stagione iemale gli stava addosso; l'annona scarsa, l'erario vuoto, l'esercito in procinto di ammotinarsi; male da questo lato, peggio dall'altro tanto che Francesco scorato esclamava: "O mio Dio come mi fai pagare cara questa corona che sperava tu mi avessi conceduta senza spine!" e ormai ai voleri del destino si rassegnava; però ognuno dei combattenti, secondochè succede, sapeva in qual punto lo affliggesse la scarpa; onde di un tratto ne surse la più strana pace, quella di Crepy, che mai si fosse vista: per essa la Francia ottenne vinta quello che appena le sarebbe stato lecito sperare vittoriosa; le conquiste fatte da entrambe le parti si restituissero; Carlo accordasse per moglie al duca di Orléans o la figlia propria o quella di Ferdinando suo germano; se la figlia, portasse in dote i Paesi Bassi, se la nipote, il ducato di Milano; con altri più patti che al nostro assunto non preme ricordare; però lo imperatore, astutissimo uomo, in virtù di cotesta pace ottenne in prima la sicurezza che non lo avrebbe il re di Francia molestato pel reame di Napoli nè per le Fiandre; non soccorso il re di Navarra, quantunque congiunto, per lo appunto come aveva costumato Ferdinando il Cattolico dirimpetto al re di Napoli; e' sono tutti di razza; per ultimo o per via di pace o di tregua Francesco tolse il carico di assettarlo col Turco; dall'altro lato Carlo lasciava Francesco ad accapigliarsi con Enrico re d'Inghilterra per causa di Bologna, sicurtà di fatti assai più efficace che di parole anco giurate: nè qui finirono i vantaggi; chè in virtù di patto segreto tra loro convennero instare affinchè il concilio si radunasse, e le mutue forze mettessero insieme per isradicare la eresia, minaccia della tirannide così in Francia come in Germania.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Vita di Francesco Burlamacchi
di Francesco Domenico Guerrazzi
Casa Editrice Italiana Milano
1868 pagine 355

   





Lutero Germania Carlo Austria Carlo Francia Desiderio Francesco Dio Crepy Francia Carlo Orléans Ferdinando Paesi Bassi Milano Francia Napoli Fiandre Navarra Ferdinando Cattolico Napoli Francesco Turco Carlo Francesco Enrico Inghilterra Bologna Francia Germania