- Cosimo duca di Firenze accosta le sue bande ai confini. - Milizie del contado in cittą; don Giovanni fa che le bande del duca si ritirino. - I popoleschi mandano oratore al marchese del Vasto perchč tenga bene edificato lo imperatore. - Consulta popolesca intorno il da farsi: diversi pareri; prevale quello di Antonio dei Vecchi. - Noveschi cacciati dal reggimento. Don Giovanni lascia Siena e cita a comparire in corte imperiale parecchi cittadini. - Guardia spagnuola cassata. - Cittą ripartita in tre soli ordini. - Luna manda oratori a congratularsi in Siena. - Baldanza dei popoleschi fondata sopra gl'imbarazzi di Carlo e su la protezione del marchese del Vasto, il quale mentre sta in Vigevano su le mosse per Siena di un tratto muore; dicesi per veleno propinatogli da Cosimo dei Medici. - Per la costui morte mutano di cima in fondo le condizioni di Siena; da capo torna la pratica in mano al Granvela nemico a vita tagliata del popolo. - I noveschi di nuovo a galla. - I cittadini citati da don Giovanni a corte inesorabilmente confinati parte in Lucca e parte in Milano; il Savini confinato comunque capitano di popolo per cordoglio ne muore; i cittadini gli surrogano nell'ufficio Enea suo figliuolo venticinquenne. - La cittą restaurata al governo dei Quattro Monti. - Guardia spagnuola prima di 400 Spagnuoli, poi a cagione del rammarichio dei cittadini cresciuta fino a 500. - Si mulina la fabbrica di un castello. - Sanesi frementi della novella tirannide e smaniosi di gittarsela gił dal collo.
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