Chi soffia dentro perchè lo incendio rinfocoli. - Cagioni di querele manifestate - Si riforma il reggimento, nuove concessioni al popolo, e non si conchiude nulla; ne sono cagione i giovani scapestrati, principalmente quelli che avevano cessato il mestiero delle armi. - Malefizi dei giovani insofferenti di ogni freno. - Partiti larghi sono vinti dal consiglio per calmare gli spiriti, che non si quietano, ormai ostinati a vivere licenziosamente. - Congiura di cittadini a Forci presso i Buonvisi per occupare la città alla sprovvista e restituirci, come oggi si direbbe, l'ordine, e non riesce. - Pericolo che corre la città: i popolani spartisconsi; chi vuole sangue, chi no: nel contrasto non si fa niente, pure bisogna piegare davanti la volontà dei popolani; provvisioni su le chiavi della città. - Guardia alle porte dei più avventati. - I cittadini abbandonano la città: bandi per impedirli; i popolani pigliano le merci e i beni che tentano scansare dalla città. - Il maestrato propone uscire di palazzo e abbandonare lo stato: pietà di siffatto partito; un popolano si oppone, e rimette il cuore in corpo agli anziani profferendosi difenderli a tutt'uomo. - Preci solenni e processione statuita per ricondurre gli animi alla concordia; singolarità della processione; i preti tirano l'acqua al loro mulino. - Dio pei preti è trino in cielo e quattrino in terra; gli aiuti divini o si fanno aspettare troppo o non giovano. - Signoria nuova, di cui fa parte Francesco Burlamacchi; partiti risoluti che piglia.
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Forci Buonvisi Francesco Burlamacchi
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