Prete Bastiano, volendo battere il ferro quando era caldo, messosi la chiave sotto la tonaca, per la via delle mura andò difilato in Quoieria; occorse in Andrea da Decimo, il quale, sospettando fosse ito costà a spiare mandato dai tumultuanti, lo squadrò a stracciasacco, onde egli, accortosi della temperie, con lieta faccia gli disse: "Figliuolo, io me ne vo per cosa di altissima importanza a casa Anchiani, la quale non sapendo dove sia, prego voi che fin là mi accompagniate e me la mostriate." Arrivato là, per disdetta lo Anchiani non trovarono, il Pippi nemmeno; onde il prete sbigottito, non sapendo come rimediare, si aperse con Andrea da Decimo, cui cotesta parve una grande cosa; però fu di parere consigliarsene con due altri cuoiai, ai quali tutti il prete Bastiano scoperse la chiave raccomandandosi a mani giunte che in tanta stretta non fossero per mancare alla patria. - La fiducia alimenta il fuoco dello amore quando è avviato; onde cotesti uomini grossieri non è da dirsi con quanta alacrità cercassero attorno per trovare il Pippi od altra persona saputa che avesse capacità e autorità per condurre la pratica. Come Dio volle incontrarono giusto Taddeo Pippi, ch'era gonfaloniere della Sirena e persona la quale per coteste faccende valeva oro; onde subito prete Bastiano ristrettosi con lui, con parole concitate gli disse: "Taddeo, una grande fortuna ti capita nelle mani, perchè in te sta la salute della patria e di tanti signori che vanno per la maggiore: piglia, questa è la chiave della porta di San Donato; qui fa di chiamare da San Quilico il soccorso e di qui mettilo dentro; se riesci a tante (e, solo che tu voglia, riescirai), oltre la lode dei presenti e la fama nei posteri, così copiosi pioveranno sopra il tuo capo i favori e le grazie che anco chiudendo gli occhi tu non te li saprai immaginare.
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