Arrogi le immani falsità impunemente fabbricate dai preti ingordi nei secoli d'ignoranza ed ora col nuovo lume degli studi conosciute e derise; primo e infestissimo fra questi critici molesti Lorenzo Valla, il quale mentre rende argomento di sceda la donazione di Costantino corre rischio di essere bruciato vivo; fine che non poterono fuggire Girolamo da Praga e Giovanni Hus, peggio di Cristo traditi da masnadieri che ardivano affermarsi vicari e sacerdoti di lui:
Venderecci fra noi gli altari e i templiCeri, incensi, preghiere e sacerdoti,
Venale il cielo, se lo paghi, e Dio.
come si lamentò Battista Mantovano nel suo poema Della calamità dei tempi; e gli studiosi conoscono l'acerbo epigramma corso fra la gente quando papa Lione morì senza sacramenti, di cui questo era il concetto: ei non potè averli perchè gli aveva venduti. Successe a danno della Chiesa la diffusione dei volgarizzamenti della Bibbia in diverse lingue; donde poi chiose e commentari e confronti: nè le nocque meno lo studio dei santi padri, i quali porgono testimonianza dei costumi della prima chiesa di Cristo e della infamia della odierna chiesa dei preti: la scienza adoperata a far lume allo errore si vendicò mostrando la di lui turpezza alle genti. Ormai ognuno sentiva la uggiosità della Chiesa, universale il malcontento e la voglia di ridurla a termine di onestà; ma il modo non appariva, e più del modo restava ignoto l'uomo che volesse e valesse iniziare la contesa. Il Savonarola forse era nato per mandare sottosopra la chiesa romana; a taluno sembra di no, perchè, considerata la maniera della sua contradizione, sembra intendesse riformare il costume salvando il resto; ma anco Lutero cominciò da piccoli inizi; ed una volta il frate posto sopra lo sdrucciolo, non si sa dove sarebbe ito a finire, chè lieve scintilla gran fiamma seconda.
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