- Questa famiglia, come degli ottimati, e guelfa è cacciata dal popolo; torna in patria, dove si distingue per uomini insigni e tiene sempre luogo onorato fra i maggiorenti. - Sue case e torri, patronati, sepolcri ed armi gentilizie; sostanza dei Burlamacchi, per quali cause scemata. - Francesco mercatante di seta; per ciò lo sfregiano l'Ammirato e lo Adriani. - Fiorentini mercadanti tutti, così i Capponi, e così i Medici, i quali esercitavano la mercatura anco dopo fattisi principi. - Giovanni Bicci presta danaro sul pegno della tiara papale a papa Martino. - Dei genitori di Francesco, dei suoi fratelli e delle loro fortune. - Quali i suoi studi; allora fra semplici artefici s'incontravano con frequenza in Toscana dicitori in prosa ed in rima; stato presente di letteratura deplorabile in Toscana, in Firenze deplorabilissimo. - Fra Pacifico, zio di Francesco Burlamacchi e veneratore di fra Girolamo Savonarola, ne detta la vita; lo difende altresì nel dialogo chiamato Didimo e Sofia; insegna il modo di mettere in cervello l'enormezze romane, educa la gioventù e muore in odore di santo; educatore della gioventù lucchese e di Francesco. - Sue qualità fisiche e morali: chi fosse la sua moglie. - In che età entrasse Francesco nella magistratura; ed indi in poi tenne sempre il maestrato: non cerca mai uffizio, uno sì, e perchè. - Buoni ordinamenti della repubblica lucchese per difendersi dalle insidie dei potentati vicini. - Divisione della città per l'amministrazione e per la difesa, terzieri, gonfaloni e pennoni.
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