Comechè Lucca, giusta quanto ci narrano gli antichi cronisti, pigliasse nome da luce, però che prima fra le città italiche aprisse gli occhi alla luce del Vangelo, o forse appunto per questo, fu precipua fra noi a durare nella dottrina luterana: cause speciali per lei erano la molta anzi la troppa parte che gli oligarchi tenevano nello stato, ed essere questi tutti o quasi dottissimi e per ciò alla bestiale prepotenza romana fieramente avversi: la esperienza fatta dai reggitori che i riformati d'irreligiosi, scapestrati e poco meno che atei diventarono virtuosi e dabbene, dalle risse aborrivano, e, cessate le parti, i cittadini ogni giorno più si rendevano fra di loro servizievoli, le donne oneste: arrogi che il duca di Firenze, perpetuo nemico della Repubblica, abiettavasi a Roma perchè prima gliene consentisse la rapina, poi gliela consacrasse; onde i nostri vecchi sebbene di ossequi non facessero a penuria col sommo pontefice, tuttavia in fondo, non guardando più all'erta che alla china, desideravano che i luterani affliggessero lo impero in Germania; ed intanto, per approfittarsi dei tempi, si tenevano a cavallo al fosso.
Quello che avvenne al Martire nei diversi(38) paesi dove lo trasse la sua ventura e che facesse e come finisse a me non giova esporre; nè manco dirò le vicende della Riforma in Italia: da quanto fu narrato e dagli sforzi supremi dei papi e dei satelliti loro per isvellerla fin dalle radici rimarrà chiarito il mio assunto, il quale è scopo capitalissimo di questa vita, che Francesco Burlamacchi, non fantasticando cose vane, al contrario ponderando i casi, i tempi e gli umori dei popoli, si accingesse ad impresa, se non sicura, probabile; e se non riuscì, egli è perchè la fortuna mal si accorda ai fatti virtuosi; degli eroi che si accinsero a magnanime imprese i popoli esaltano più i felici, gli infelici più rammemorano con pietoso animo; i primi in parte ebbero la loro mercede nei gaudi della gloria, i secondi l'aspettano sempre dalla ricordanza dei posteri, e l'abbiano.
| |
Lucca Vangelo Firenze Repubblica Roma Germania Martire Riforma Italia Francesco Burlamacchi
|