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      E tuttavia, nonostante i casi e i giudizi di uomini peritissimi, come a mo' di esempio del cardinale Sadoleto, il quale scrivendo al cardinale Farnese nipote di Paolo III si sfogava perchè il papa, abbindolato da pessimi piaggiatori, non si accorgeva della ribellione universale degli spiriti e della rabbia di stracciare a morsi l'autorità papale; e il cardinale Caraffa, poi Paolo IV, che dichiarava riciso la lue luterana avere contaminato in Italia non pure gli uomini di stato, ma altresì la massima parte dei membri del clero, nonostante i voti del Vallicola e le speranze di Celio Curione, che, trionfando la vera religione di Cristo in Italia, vedeva l'universo genere umano precipitarsi con impeto fuori di misura maggiore a quello dei primi tempi della Chiesa verso la santa rôcca di cui Cristo è castellano, verso le tre torri difese dalla fede, dalla speranza e dalla carità; nonostante queste ed altre cose, la Riforma in Italia, comechè avesse posto radice, non prevalse, all'opposto rimase schiantata. Chi volesse ricercarne le cagioni con sottile esame forse ne troverebbe a dovizia; io ne riporterò alcune le quali mi si presentano sotto mano: prima di tutto le persecuzioni implacabilmente feroci esercitate per via del tribunale del santo Uffizio; lì per lì sembra strano come sul principio Roma osteggiasse la istituzione di questo scellerato tribunale in Italia, ma dopo un po' che ci pensi sopra, conosci che la cosa va pei suoi piedi; ell'era la Spagna che presumeva mettere succursali del santo Ufficio a Napoli e a Milano, e questo non faceva al caso di Roma, la quale tenne sempre l'occhio alla penna per dominare e non essere dominata, onde si mise dalla parte del popolo per ributtarla allegando con parole e con sembianza compunte che troppo crudo si comportava la Inquisizione in Ispagna perchè potesse consentire pigliasse piede in Italia; mentre la ipocrita aveva provocato l'efferatezze spagnuole, e mentre qui fra noi ella ne commise tali e tante non dirò da disgradarne quelle, ma da comparire loro onorevolmente da lato: in questa guisa sotto pretesto di tutelare la libertà la strozzano, e mentre volgono la passione del popolo a respingere la Inquisizione spagnuola, i preti mascagni la italiana consolidano: assodata che ella fu, imperversò come turbine; avventuroso chi potè fuggire! quanti gli sbirri presero, gittarono in carceri oscure ed ignote: oscure perchè l'anima dei prigionieri sgomenta piegasse davanti al terrore, ignote perchè i congiunti e gli amici al pensiero del sepolcro precoce si sentissero compresi di paura; eccetto poche terre, dalle altre tutte lo esercizio del culto luterano sbandito.


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Vita di Francesco Burlamacchi
di Francesco Domenico Guerrazzi
Casa Editrice Italiana Milano
1868 pagine 355

   





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