Dalle pessime di queste arti non rifuggì il Caro: sempre il Cantù, per difendere il Caro, afferma che non ce n'era mestieri, e può darsi, ma ciò non toglie che il Caro, nato e nudrito fra i prelati, di coteste ribalderie non si bruttasse; più tardi il Castelvetro andò a Roma per giustificarsi delle accuse appostegli, se non che, vista la mala parata, si cansava a Chiavenna, donde in seguito passò a Ginevra; chiamato da Renata non tenne lo invito, comechè questa la propria lettiga per viaggiare con comodità gli profferisse e gli mandasse danaro, cui egli ringraziando respinse: condusse il Castelvetro la inferma vecchiezza a Basilea, a Vienna e a Lione; ricondottosi in Chiavenna, quivi morì(39). - A Ferrara il triste sacerdote non rifuggiva (e qual cosa mai si tiene dai sacerdoti per venerato o per santo?) da seminare la discordia fra le famiglie; così giunse a pervertire ogni senso morale che il tradimento fu giudicato meritorio; insidia la mensa dove si sedeva il padre co' figliuoli; trabocchetto il talamo, non più fidato custode dei ripostissimi colloqui dei consorti: un'aura di spia attossicò la vita; raccolti per questo modo gl'indizi, il papa con breve del 1545 raccomandava gli accertassero con la tortura. Bene incolse alla Olimpia Morata; che, invaghitosi di lei un giovane tedesco, se la tolse in moglie e la recò lontana dalla terra crudele; gli altri finirono in prigione; taluno attestò col martirio la fede abbracciata; nè debolezza dei tardi anni nè tenerezza dei novelli nè sesso nè prosapia illustre nè eccellenza d'ingegno nè rettitudine di vita trovavano, non dico grazia, ma nè anco discrezione davanti la feroce improntitudine della razza malnata che sacerdotale si appella.
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