- Il Carletto, tornato a Lucca, ferma una posta fra Lione Strozzi e Francesco Burlamacchi a Lucca; ma Lione balena; pure va a Venezia per aspettarlo. - Il Burlamacchi č eletto commissario delle milizie di montagna: quando queste milizie venissero instituite: reputazione di questo ufficio e vantaggi che porge ai disegni del Burlamacchi. - Va a mettere pace tra San Quirico e Castelvecchio, ma č pretesto; messa da banda la pace, schizza a Bologna: quivi lasciato il servo, va a Ferrara, dove conferisce co' riformati; poi s'incammina a Venezia dopo avere da capo lasciato il servo Bati a Francolino, ma poi ce lo raggiunge; motivi presunti onde cosė costumasse il Burlamacchi. - Quello che avvenisse a Venezia secondo che depose con giuramento in giudizio Bartolomeo da Pontito detto il Bati. - Differenza di forma e d'ingegno fra il Burlamacchi e lo Strozzi. - Conferenza fra questi due. - Il Burlamacchi espone a parte a parte l'ordine della congiura e il modo di riuscirvi: Lione approva, ma piglia tempo per la esecuzione della impresa; pericoli e vantaggi dello aspettare, e per converso dello affrettarsi. - Il Burlamacchi torna a Lucca, dove attende a confermare gli amici ed a crescere il numero dei suoi seguaci: esce degli anziani; subito dopo lo eleggono gonfaloniere con universale soddisfazione. - Manda pių volte il Benedino a Venezia sotto pretesto di comprare tinte, per sollecitare lo Strozzi, che gingilla senza prendere nč lasciare. -
Per le cose fin qui discorse abbiamo fatto manifeste le cause e gli argomenti sopra i quali faceva capitale Francesco Burlamacchi per condurre a buon fine la disegnata impresa; onde ora si accorgeranno i lettori quanto ella fosse audacemente pensata e come potesse essere con ottimo consiglio eseguita.
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